Nasce negli Stati Uniti, intorno agli anni 70, in ambito sportivo, grazie all'allenatore di tennis Timothy Gallway. Attraverso l'uso di domande aperte, Gallway notò che le prestazioni dei suoi giocatori miglioravano.
Il coach, infatti, non dà soluzioni, bensì aiuta il coachee a generare un cambiamento e a trovare dentro di sé le risorse necessarie per raggiungere l'obiettivo.
Il coach non motiva, aiuta il suo coachee a trovare la motivazione dentro di sé.
Il coaching, dunque, è un percorso che porta alla scoperta e al potenziamento delle proprie risorse e può essere arricchito dai modelli della PNL.
Perché questa pratica abbia successo, è necessario stabilire un rapporto di fiducia reciproca tra coach e coachee, creare un ambiente rassicurante e stimolante, operare con metodo.
Ultimo dettaglio, tutt'altro che irrilevante, il coach deve aver fatto un percorso di consapevolezza su di sé.
A partire dagli anni Ottanta, il coaching ha trovato applicazione anche in ambito personale e professionale.